Le Aste al rialzo online prevedono la messa all’asta di qualsiasi prodotto o servizio, partendo da zero e accettando rilanci fissi di 1 cent di euro ogni 15 secondi,
Se nel periodo di 15 secondi successivi all’ultimo rilancio non ne avvengo altri, l’ultimo partecipante si aggiudica l’asta.
Per poter partecipare, l’acquirente deve registrarsi al sito delle aste ed acquistare i rilanci (comunemente chiamati Bid o Click) dalla Società al prezzo di 50 cent di euro l’uno.
Colui che si aggiudica l’ asta quindi, oltre al prezzo di aggiudicazione ed alle spese di spedizione del bene, deve considerare il costo dei rilanci da lui effettuati per l’aggiudicazione.
Supponiamo che si tratti di una fotocamera del costo di 500 euro e che il prezzo di aggiudicazione sia stato di 50 euro, il cliente deve pagare al corriere la somma di 50 euro più le spese di spedizione ( supponiamo 10 euro) ma deve anche considerare il numero di rilanci che ha effettuato e supponendo che ne abbia dovuti effettuare 200 al costo di 50 cent l’uno, la spesa complessiva ammonta a 60 euro più 100 euro di rilanci per un totale di 160 euro, con un risparmio del 68% sul valore commerciale della bene acquisito.
I partecipanti che non si sono aggiudicati il bene hanno anche loro un’opportunità, quella di acquistare il bene al prezzo pieno ma detratto del costo di tutti i rilanci che hanno effettuato fino ad un concorso massimo del 50% del prezzo del bene stesso.
Quindi anche quest’ultimi non perdono nulla e possono acquistare l’oggetto che desideravano al prezzo che comunque avrebbero pagato se l’avessero acquistato in un esercizio convenzionale.
Parimenti la Società ha incassato 2.500 euro, in quanto per raggiungere la somma di aggiudicazione sono stati effettuati 5.000 rilanci da 1 cent che al costo di 50 cent l’uno fanno appunto 2.500 euro (50/0,01=5.000*0,50=2.500).
Quindi anche la Società che Gestisce l' asta ha avuto il suo lauto guadagno.
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